La tecnologia Blockchain è il nuovo Internet?
Hill Valley, California. Marty McFly è fortunosamente ritornato dal 1955 nella notte del 26 ottobre 1985. La mattina seguente, mentre saluta la sua ragazza Jennifer Parker, vede ritornare il suo amico Doc dal futuro. Pochi minuti dopo andrà scena una delle frasi più famose della storia “Dove andiamo non servono strade”.
Si tratta del secondo capitolo di Ritorno al Futuro quando il nonno di Griff ed eterno rivale del padre di Marty si accorge che quella strana macchina può andare avanti e indietro del tempo. Ecco allora il lampo di genio: tornare indietro, consegnare al Biff del 1995 un opuscolo con i risultati sportivi degli ultimi anni… e cambiare così la storia.
Cambiare la storia? Un’idea che spesso ha fatto innamorare molti o ci ha fatto precipitare nello sconforto.
Come sarebbe stato se avessimo investito in bitcoin anziché comprare quella stupido telefono? Per la cronaca: 1000 euro investiti nel 1998 sarebbero oggi oltre 40 milioni di dollari!
L’altra grande chance mancata potrebbe essere Internet. Investire in tecnologia prima che scoppiasse la bolla. Investire su Google, su Amazon, su Apple…
Vabbè come si dice… inutile piangere sul latte versato. Il passato è passato, il futuro non possiamo prevederlo (accuratamente), l’unica cosa da fare è agire oggi e possibilmente muoversi nel modo giusto.
C’è dunque qualcosa che potremmo cogliere oggi o rimpiangere domani?
Di cosa parliamo quando parliamo di Blockchain
Dal suo avvento la Blockchain è stata accompagnata da una domanda simile: è il nuovo Internet? È la grande opportunità?
Prima di rispondere vediamo sinteticamente di cosa si tratta.
La blockchain è un’invenzione innegabilmente geniale – il frutto di una persona o di un gruppo di persone conosciute sotto lo pseudonimo do Satoshi Nakamoto. Ma da allora, si è evoluto in qualcosa di più grande.
Volendo definirla potremmo parlarne come la possibilità di consentire la distribuzione delle informazioni digitali ma non la copia. Le informazioni contenute in una blockchain esistono come un database condiviso e continuamente aggiornato. Questo è un modo di usare la rete che ha vantaggi evidenti. Il database blockchain non è infatti memorizzato in nessuna singola posizione, il che significa che i record che mantiene sono veramente pubblici e facilmente verificabili. Nessuna versione centralizzata di queste informazioni esiste a vantaggio di un possibile hacker. Ospitato da milioni di computer contemporaneamente, i suoi dati sono però accessibili a chiunque su Internet.
(Se vogliamo funziona un po’ come quando condividi un documento Google…)
Per qualcuno è di fatto un nuovo modo di usare la rete!
I vantaggi di una tecnologia di questo tipo sono dunque, tra i più salienti:
- Trasparenza
- Sicurezza
- Robustezza delle informazioni
- Accessibilità
Blockchain e business
Mentre per molti è un fenomeno al quale assistere con curiosità, per altri è già tempo di mettersi al lavoro. I più grandi colossi (tra cui anche Microsoft) hanno già annunciato di lavorarci su.
Per chi invece non avesse ancora compreso “la spendibilità” della blockchain, ho trovato interessante questa sintesi appara su Forbes qualche mese fa, nella quale si indicano 5 potenziali opportunità legate a questa tecnologia.
Ridurre i costi
Banche e assicurazioni in primis sono gli attori più interessati. Quando si tratta di transazioni bancarie la sicurezza e lo scambio delle informazioni è vitale. Ma è anche costoso, siamo oltre 2 trilioni di dollari l’anno.
Con la Blockchain tutto questo potrebbe essere un lontano ricordo mantenendo allo stesso tempo una sicurezza forse anche maggiore.
Tracciabilità
Se ne parla soprattutto in ambito alimentare (ma attualmente sto lavorando con una startup che usa lo stesso concetto per le recensioni).
Nell’industria alimentare c’è un’enorme domanda di provenienza (filiera del prodotto). Dimostrare che gli standard di sicurezza e benessere sono stati soddisfatti in ogni punto della catena di fornitura è estremamente importante, per ragioni legali e commerciali.
Blockchain ha dato origine alla possibilità di tracciare ogni singolo ingrediente o prodotto che effettivamente riceve il suo “passaporto digitale”, il che significa che la sua origine e il suo percorso possono essere rintracciati in qualsiasi fase del processo.
Migliorare l’esperienza cliente
Diverse startup, come Qiibee e Loyall, hanno portato sul mercato carte fedeltà a base di blockchain, con l’idea che renderà più facile per i clienti trasferire e scambiare il valore nei loro buoni gratuiti tra diversi rivenditori. Ciò potrebbe portare a scambi di premi e di fedeltà, in cui i clienti possono scegliere di investire il loro valore guadagnato in ciò di cui hanno bisogno in questo momento, piuttosto che su ciò che hanno speso in precedenza. Complessivamente ciò porterà a clienti più soddisfatti.
Proprietà, identità, diritto d’autore
Nell’era di Internet in cui un’immagine può essere copiata e distribuita a un milione di persone con un clic del mouse, tenere traccia dei diritti di proprietà intellettuale e non, è diventato un incubo. Anche il sistema di brevetto internazionale è orrendamente complicato, con regole che cambiano da paese a paese.
Kodak sta tornando in auge posizionandosi come business della tecnologia blockchain. Recentemente hanno annunciato una piattaforma che registrerà e traccia l’utilizzo di fotografie e immagini su Internet. Permetterà ai titolari di diritti d’immagine di richiedere il pagamento quando il loro lavoro è utilizzato senza permesso, ma è anche progettato per facilitare una fatturazione più trasparente e automatica quando è in atto una relazione fotografo / editore.
Un progetto simile è quello dove attualmente mi trovo coinvolto e che punta ad assicurare i medesimi standard ai documenti interni.
Blockchain…che fare?
Personalmente credo che siamo di fronte a un innovazione che cambierà parecchio le nostre vite e il modo di fare affari. Un’opportunità imperdibile che nessuno, specialmente gli imprenditori, possono lasciarsi scappare.
Allo stesso tempo però… piedi di piombo e il consiglio è sempre lo stesso: informarsi, farsi seguire dagli specialisti, avere sempre un piano.
Se ti va possiamo parlarne insieme.