Fare impresa non è facile. Fare impresa all’estero è ancora più difficile (per quanto possa essere gratificante e molto redditizio). Fare impresa all’estero e in un settore diverso da quello dove si opera sembra impossibile. È così? In realtà no.
Fare impresa all’estero ed in un settore che non si conosce perfettamente, con un prodotto e servizio nuovo, in un mercato nuovo, non è come si può pensare da folli. Richiede solo maggiore attenzione.
D’altronde, per la mia esperienza, gli imprenditori che vogliono avviare un nuovo business in Svizzera sono sempre mossi dalla voglia di Cambiamento. E il cambiamento è quasi sempre una leva potente.
Quasi sempre, È chiaro che alla base vi debbano essere alcuni requisiti oggettivi (budget, doti, analisi, ecc.).
Oltre questo ci sono alcuni consigli che possono essere senz’altro di aiuto e rendere una “follia” una meravigliosa avventura imprenditoriale. Su inc.com, Ed Dean ne ha indicati 3 che mi trovano tendenzialmente d’accordo. Provo a raccontarli e contestualizzarli al mercato Svizzero.
3 consigli per fare impresa in Svizzera in un settore “diverso”
1) L’inesperienza come vantaggio competitivo
L’inesperienza può essere un vantaggio. Non è raro infatti sentire che nel mondo degli affari bisogna “disimparare” e che dare le cose per scontato, essere troppo sicuri delle proprie convinzioni può portare guai. In Svizzera ha ancora più senso: è un mercato diverso, forse anche migliore ma diverso.
2) Essere una spugna
Nel Design Thinking, il primo passo è “osservazione” o “rilevamento”. Se stai pensando di fare business in Svizzera bisogna senz’altro partire da qui; se il settore è diverso bisogna ragionarci con ancora più attenzione. Per certi versi, nel secondo caso, la curiosità potrebbe darti una mano.
3) Preparati per un fallimento
Non c’è impresa senza rischio. Se il paese è diverso ed il settore pure, verrebbe da dire che le probabilità sono molto più alte. Vero? Probabilmente sì. Il mio consiglio è di assicurarsi che le cose vadano bene e tenere sotto controllo tutti i fattori di rischio.
In altre parole, anche in Svizzera è sempre bene avere un piano B.
Quando lavoro con i miei clienti…a volte ne abbiamo anche uno C!!