Anche tu speri che la tua impresa abbia successo? Capisco, forse però è il caso che tu smetta di sperare.
Perché? Lascia che ti racconti una storia…
Sperare, sperare, sperare…
In aeroporto si abbracciano tutti ma alcune scene si fanno vedere più di altre.
Un tizio, agli arrivi, era impegnato in una pratica quasi religiosa. Lì ad aspettarlo c’era la sua famiglia, o così sembrava.
E lui uno ad uno li abbracciava ed aveva parole smielate per ognuno.
“Caro figlio quanto mi sei mancato, non vedevo l’ora di abbracciarti nuovamente.” “E tu piccolina quanto sei bella.” “E tu, piccolino mio…ti ho pensato ogni istante” rivolgendosi ad un bambino di pochissimi mesi.
“Ed infine” rivolgendosi alla moglie “Amore mio, mi mancava qualcosa a starti lontano…” Un tizio vicino, se ne stava lì a vedersi la scena. Inizialmente curioso, poi infastidito da tanto romanticismo, infine sorpreso ed ancora più curioso.
Da dove veniva quell’uomo? Quanto era stato fuori? Ed allora chi era quel piccolo bambino?
Si fece coraggio e lo chiese.
“Mi scusi se appaio invadente ma mi chiedevo da quanto tempo non vedeva la sua famiglia…
“Sono ben due giorni che ero lontano” rispose senza battere ciglio lo strano signore.
“E da quanto è sposato se posso…”
“Sono 22 anni tra qualche mese…”
“Fantastico, SPERO un giorno di avere lo stesso rapporto con la mia famiglia e con la mia compagna”
E confuso se ne stava per andare sulla sua strada quando l’uomo lo chiamò tirandolo da un braccio.
“Amico, non sperare che… decidi.”
La grande lezione è proprio questa: non sperare ma decidere ed impegnarsi affinché le cose accadano.
Piccoli gesti, piccole cose, piccoli passi ma decisi.
*questa storia è tratta da “A 5th Portion of Chicken Soup for the Soul”
Decidere, non sperare fa la differenza.
Anche nel mondo del lavoro, dell’imprenditoria.
Non sperare che la tua impresa…
Decidi.
Non sperare che tutto fili liscio…INFORMATI.
Non sperare che la congiuntura sia favorevole…PIANIFICA.