La Svizzera è di sicuro il paese ideale per fare impresa. Ma ogni tanto si tratta di scommettere (su te stesso)
Ieri ho avuto una conversazione che mi ha fatto molto pensare, rimettere in discussione alcune cose. Un modo nuovo di intendere “fare impresa in Svizzera”, la Svizzera e persino fare impresa, o essere imprenditore.
Solitamente la domanda che mi viene posta va in una sola direzione, la voglia, il bisogno, di conferme.
Vero che in Svizzera le tasse sono inferiori al 20%?
Vero che faccio bene se ho un fatturato di…?
Come si vive in Svizzera, vorrei portarci anche la mia famiglia?
La risposta è monotona: la Svizzera è sicura
Lo dicono i numeri, non io. Questo blog è pieno di statistiche che vedono la Svizzera padroneggiare in quasi ogni classifica. Per chi non avesse il tempo di andarle a cercare sintetizzo in 3 punti:
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La Svizzera è il paese ideale per fare impresa.
Il sistema fiscale è tra i meno pressanti al mondo, la burocrazia è agile e snella. -
La Svizzera è il paese con la più alta qualità della vita
Da anni la Svizzera si colloca tra i paesi con la più alta qualità di vita. Prima per istruzione, salute, sanità, sicurezza nelle strade. -
La Svizzera è il paese ideale per trovare “lavoratori” di talento
Sempre più persone di talento, potendo scegliere, scelgono di lavorare in Svizzera. E non è un fattore da poco per chi fa impresa.
Ma non tutti cercano questo
O meglio, per alcuni, questi numeri potrebbero non avere senso; mi riferisco in particolare agli aspetti economici.
Ieri ho parlato con un giovane imprenditore che si occupa di marketing digitale. Mi ha raccontato cosa fa e cosa vorrebbe fare. Mi ha trasmesso in pochi minuti i sogni, gli obiettivi, e le sue difficoltà.
Mi ha fatto (ri)vivere una scelta difficile: varcare o no quel confine. Quel confine che non è solo geografico ma simbolico. Quel confine dove potresti davvero raggiungere ciò che vuoi oppure niente, rimanere e combattere sapendo che non dipenderà solo da te.
Una scelta che in fondo ho fatto anche io quasi venti anni fa.
Il mio giovane interlocutore, a differenza di imprenditori affermati, di altre persone in cerca di “sicurezza”, mi ha chiesto quanto fosse giusto, o folle, scommettere sulla Svizzera.
Detto sinceramente: il fatturato di oggi, il giro di clienti attuale, apparentemente non giustifica uno spostamento, cambiare paese.
In questo momento pur risparmiando fiscalmente, farebbe fatica a fronteggiare i costi del trasferimento ed una vita diversa dal punto di vista economico.
Eppure, ciò che avevo dimenticato, è che le persone fortunatamente non ragionano solo su Oggi ma soprattutto sul Domani.
C’è una differenza abissale tra quelli che sperano di chiudere un contratto da qualche migliaia di euro e quelli che sperano, e lottano, per avere un domani nel quale ci si senta realizzati.
Ciò che è venuto fuori dalla telefonata è una scena del secondo tipo.
Varcare il confine per lui significherebbe poter fare un salto di qualità, poter iniziare a progettare (in grande) il suo futuro.
• Poter contare su prestazioni al top (connettività ed altri servizi specialistici)
• Trovarsi nel cuore del commercio europeo
• Spostarsi in modo veloce
• Rivolgersi ad un mercato con una capacità di spesa più che doppia rispetto al mercato italiano
• Trovare personale qualificato, persone che di norma parlano più lingue
• Non avere sorprese burocratiche
• Poter dare ai suoi figli la possibilità di crescere in un paese competitivo
• Poter essere sicuro quando sua moglie fa tardi la sera
• La possibilità che la moglie trovi un lavoro ben ricompensato
• Tra due o tre anni pagare meno della metà di tasse, scaricare quel “socio occulto” del quale tutti in Italia si lamentano ma…si lamentano e la situazione non cambia
Come vedi, in questa lista, non c’è niente di certo. Sono condizioni, potenzialità che possono o non possono dargli ragione.
Eppure la Svizzera, fare impresa è anche questo: scommettere su se stessi. Anche quando gli altri ti dicono di non farlo.
E tu cosa vuoi fare da Grande?