“Voglio”, “devo”, “ho pensato”, “ho deciso” …una di queste parole è quasi sempre presente nella prima frase del mio interlocutore, intendo una persona che sta discutendo con me sul fare impresa in Svizzera, che sta pensando dunque di delocalizzare o aprire una nuova società in Svizzera.
Tranne qualche fortunata eccezione, succede una cosa di questo tipo.
“Devo aprire una società in Svizzera, ho bisogno di sapere come ed in quanto potrei essere attivo…ah, e chiaramente anche quanto mi viene a costare.”
Non so se sono riuscito a trasferire la giusta enfasi nel dialogo ma vorrei che si capisse tutta la determinazione del mio interlocutore, l’uso del tempo attivo, la concretezza del progetto, l’imminenza, ecc.
Adesso tutto ciò potrebbe sembrare qualcosa di fantastico, potrebbe sembrare che i miei clienti sono molto chiari e con le idee chiare, che incontri solo gente in gamba che sa cosa vuole ma la storia è ben diversa. Forse è colpa mia che sto diventando pignolo ma nello sviluppo del nostro incontro viene fuori tutt’altra storia.
Storia di chi vuole aprire una società in Svizzera (e ci ha pensato poco o niente)
L = Luca Mazzanti, cioè io
C= potenziale imprenditore
L “Sono contento e spero di poterti aiutare. Che tipo di business volete impostare? Ho bisogno di sapere qualcosa per suggerire il giusto approccio, la forma societaria, l’ubicazione, l’inquadramento di eventuali lavoratori… Mi diresti di più?”
C “Ah certo. Noi abbiamo in mente di aprire un’agenzia di web marketing”
L “Che tipo di agenzia? Cosa offrirete di diverso?”
C “Ma si tratta di soluzioni nuove e poco sfruttate. Direi molto innovative e di fondamentale importanza oggi. In Svizzera crediamo di poter trovare imprenditori giusti per la nostra offerta.”
L “Sicuro. Ma quali imprenditori avete in mente?”
C “Difficile rispondere così. Abbiamo soluzioni diverse ed un prodotto scalabile. E’ davvero un progetto che può andare bene a tutti. Dal ristoratore alla grande impresa”
L “Si ci scommetto, però…vabbè ne parleremo dopo. Ma di cosa avrete bisogno? Un ufficio? Collaboratori commerciali? Dipendenti?”
C “In realtà pensavamo a varie possibilità. Partire velocemente e poi capire. O anche iniziare con un coworking per abbattere le spese. Cioè anche per monetizzare qualcosa da subito.”
Il segreto per fare impresa in Svizzera per bene
La conversazione va avanti per minuti o per ore all’insegna della confusione, senza che si abbia minimamente traccia di cosa fare e di cosa è necessario. Quando il mio interlocutore è in gamba, fortunatamente spesso, si arriva alla conclusione che è meglio ragionarci per bene e mettere nero su bianco progetti e necessità.
Chiaramente il dialogo di sopra è completamente inventato, ho esagerato ma non così tanto. Tantissime volte mi trovo davanti a buone idee ma poco pensate. Ed in fondo il problema di fare impresa, il segreto del successo sta proprio in questo: avere una grande idea certo ma soprattutto che sia fattibile e che si sappia di cosa c’è bisogno per farla funzionare.
Vale in Italia come in qualunque altra parte del mondo ma vale ancora di più quando si cambia paese e si fa impresa all’estero, anche in Svizzera dunque.
Se non si conoscono le peculiarità della propria idea imprenditoriale, le esigenze, gli obiettivi, il target, le dinamiche della distribuzione o se si conoscono ma non ci si è presi il tempo di fissarle per bene, anche nero su bianco, diventa difficile, tutto più difficile.
Il rischio è quello di aprire una società in Svizzera ma di non fare impresa in Svizzera per bene. Come potrebbe essere altrimenti!?
Prima di fare o non fare impresa in Svizzera dunque
La cosa più importante è farsi delle domande anche se tutto sembrerebbe già dire che stai facendo la cosa giusta. Vedo troppe persone “convinte” sulla base di elementi poco razionali, che si fidano eccessivamente del proprio istinto, che scappano (dall’Italia) senza aver pensato bene cosa fare e come farlo…un mucchio di confusione insomma.
La verità è che fare impresa richiede ponderazione, spostarsi ne richiede di più. Meglio, 10 volte meglio, che dico 100 volte meglio, spendere tempo e soldi per informarsi che viaggiare, anche solo con il pensiero, senza aver fatto i conti senza l’oste.
Un esperto d’oltreoceano dice: “Cammina, guida, vola” ed è proprio ciò che consiglio e cerco di fare con i miei clienti.
Ascoltati
Può sembrare una cosa stupida ma provare a raccontare ad alta voce il tuo progetto imprenditoriale potrebbe farti capire che c’è un punto debole, una falla progettuale o un’opportunità alla quale stai dando poca importanza.
Parlane
Non solo con gli amici ma con chi ha già fatto queste esperienze. Con i tuoi fornitori se hai già un’impresa.
Mettilo per iscritto
Non è una storiella motivazionale e non parlo di redigere un business plan (quello lo potrai fare con un esperto in un secondo momento). Fissare i concetti, gli obiettivi, le esigenze su carta aiuta a focalizzarsi e soprattutto fare le giuste domande al consulente che ti supporterà nella nuova avventura.
Un secondo parere (informato)
Questo è il motivo per cui da sempre, prima di assistere fattivamente gli imprenditori, ci prendiamo del tempo per ascoltare la loro storia e le loro esigenze. Lavoriamo sempre con un colloquio iniziale per comprendere se e come possiamo davvero creare un’Impresa di Successo in Svizzera.
p.s. Ed infine ci sarebbe un altro punto: conoscere i motivi per cui non dovresti fare impresa in Svizzera. Sai che potrebbe non essere la soluzione ideale? Giuro che è così e ne parlerò nel webinar del 5 Luglio alle 18:00. Iscriviti subito.
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