Settimana scorsa ho parlato, in questo webinar, con una centinaia di imprenditori italiani su come fare impresa in Svizzera e quali siano i passi giusti e necessari da compiere.
Chiaramente molte delle domande che mi sono state poste riguardavano aspetti burocratici e fiscali (tipo le tasse e se davvero l’iva è all’8%) come prevedibile; tuttavia in molti mi hanno chiesto che paese fosse la Svizzera per viverci con la propria famiglia.
Sono domande importanti tanto quanto gli aspetti fiscali, non si vive di solo lavoro come ha ricordato in questi giorni il WWf con questo splendido video.
Bisogna dunque chiedersi non solo se il paese dove facciamo impresa ci permetta di farlo ma anche se poi la vita sia gratificante o meno.
Una cosa che ricordo spesso a proposito della domanda “qual è il miglior paese per fare impresa” è che bisogna considerare tutte le variabili.
Ho scritto troppe volte sui vantaggi fiscali della Svizzera ma non si tratta dolo di questo. Da un punto di vista meramente economico ci sono paesi ancora più allettanti, tipo qualche paesino del Congo (sparo a caso) con politiche per gli investimenti esteri. Ma è davvero una scelta saggia delocalizzare lì? Poi sarà davvero facile ambientarci? E sarà sicuro?
Un altro aspetto è la questione linguistica. Noi italiani purtroppo siamo sempre il fanalino di coda nel parlare le lingue, l’inglese, e questo deve fare ragionare.
Nella Svizzera Italiana dove mi trovo (Grigioni, Canton Ticino, ) la lingua ufficiale è l’italiano ed è più di un fattore da considerare. Un fattore che rende più facile l’inserimento ed anche l’essere visti meno come stranieri; riuscire a socializzare in modo più veloce.
Una parentesi sulla mentalità svizzera
Qui si potrebbe anche parlare se è vero o meno il fatto che gli svizzeri odiano gli italiani e “gli immigrati”. Risposta sintetica: è una fesseria messa in giro da chi non conosce la realtà.
In ogni paese ci sono frange nazionaliste o individui radicali che promuovono concetti tristi e anacronistici, tutto il mondo è paese insomma ma si tratta sempre di una minoranza.
La Svizzera se dobbiamo parlarne non è affatto chiusa e retrograda ed anzi è uno dei paesi più aperti al cambiamento. Una predisposizione culturale che ha permesso di essere, pur piccola geograficamente, con le dovute proporzioni, tra le potenze economiche mondiali. E’ da poco uscito un pezzo sul Sole 24 ore che parla proprio di questa lungimiranza.
“Basato su 25 parametri, il Wake Up 2050 Index classifica dunque i 35 Paesi membri più avanzati dell’Ocse in funzione del loro grado di attenzione a cinque ambiti specifici: demografia, società dell’informazione, innovazione tecnologica, globalizzazione e resilienza in caso di shock imprevisti.
I risultati sono sbalorditivi.
Al primo posto si colloca la Svizzera, essendo risultata il Paese occidentale meglio preparato a gestire i trend e le forze conosciute che caratterizzano e definiscono il XXI secolo. I populisti svizzeri sono un gruppo interessato a un’unica questione, l’immigrazione, e godono di scarso sostegno, insufficiente a portarli nel governo. Peraltro, lo scarso favore che il Partito Popolare svizzero di estrema destra ha riscosso si è palesato soltanto dopo che il numero degli immigrati nati all’estero ha raggiunto un quarto della popolazione svizzera, ovvero quasi il doppio rispetto a Stati Uniti e Regno Unito.”
Qualità della vita in Svizzera
Torniamo alla domanda di partenza. Come si vive in Svizzera?
I soldi non fanno la felicità però…
Negli Stati Uniti il reddito pro capite è di $ 53.042 , in Italia di € 35.925,88 con un preoccupante aumento della povertà assoluta; in Svizzera il reddito medio è invece di oltre $ 84.815. Questo spiega un generale benessere e, senza voler generalizzare, anche un alto tasso della sicurezza interna.
Sanità
Secondo una statistica di Usa Today, la Svizzera si colloca al top tra i paesi dell’ OCSE in quanto ad assistenza sanitaria. Gli svizzeri spendono un totale di $ 6.080 a persona per l’assistenza sanitaria, e la loro spesa sanitaria ammonta a 11,4% del loro PIL. Il paese vanta il terzo più basso tasso di obesità (10,3%), e la terza più alta aspettativa di vita (83 anni).
Turismo
Nonostante sia un piccolo paese, la Svizzera ha molto da offrire. Le tre regioni (francese, tedesca, italiana) sono tutte molto diverse dall’altra e sembra ogni volta di visitare un nuovo paese. I collegamenti tra l’altro sono eccezionali: puntuali, puliti e semplici (un solo biglietto).
Per fare capire l’innovazione ed attenzione in questo settore, parlo dei collegamenti, basti pensare che solo nel 2010 si sono investiti oltre 9 miliardi di dollari.
Istruzione
Secondo l’ Indice OCSE Better Life , lo studente medio in Svizzera ha segnato 518 in un test per valutare la loro alfabetizzazione, matematica e le competenze scientifiche, rispetto alla media degli studenti negli Stati Uniti, che ha segnato 492. Riporto il termine di confronto con gli Stati Uniti perché spesso identificati come il luogo per studiare ad alto livello!
Quasi il 90% dei giovani tra i 25-34 anni hanno una laurea.
Infine basta pensare che i bambini studiano normalmente, senza alcuna difficoltà, tedesco, francese ed italiano.
L’acqua!
In Svizzera il 100% dell’acqua che fuoriesce dalle fonti è potabile. Solo in pochissimi casi, l’eccezione e non la regola troverai un cartello che ti avvisa “kein Trinkwasser” o “acqua non potabile ”
Il paese è sicuro.
Secondo l’ OCSE Better Life Index , il 78% degli svizzeri si sentono sicuri di camminare da soli di notte. Il tasso di omicidi del paese è molto basso 0.5 – la media OCSE è 4.1.
Insomma la Svizzera può essere davvero il posto giusto. Non solo per fare impresa per bene ma anche, forse soprattutto, per viverci.