All’inizio della mia avventura comunicativa, in questo blog, su Linkedin, su Pulse, avevo esordito forse nel modo sbagliato.
La prima cosa che mi era sembrata naturale era stata quella di mettere in luce le differenze, in termini di possibilità e condizioni, tra fare impresa in Italia ed in Svizzera.
Per me che da oltre 20 anni ho varcato il confine e da oltre 10 aiuto imprenditori a farlo mi è sembrata la cosa più naturale del mondo.
Perché dire ad un imprenditore di fare i bagagli e venire in Svizzera e non spiegarne dettagliatamente il motivo?
Così, soprattutto i miei post iniziali, vertevano su confronti, ingenerosi, tra i due paesi e su tutti gli aspetti che determinano il successo di un impresa.
- Tasse in Italia e in Svizzera
- Burocrazia in Italia e in Svizzera
- Rischio in Italia e in Svizzera
- Mercato in Italia e in Svizzera
- Condizioni di lavoro in Italia e in Svizzera
- Fare impresa in Italia e in Svizzera
Se vuoi puoi leggere tutto nel blog o in questa intervista rilasciata a venderedipiù
Nonostante abbia cercato di essere il più oggettivo possibile e mi sia sempre affidato ai numeri, alle statistiche, alla fine accadeva che il confronto fosse impari e l’Italia ne usciva quasi sempre con le ossa rotte.
Ho iniziato a ricevere le prime lamentele, le accuse di chi mi vedeva come un traditore della peggiore specie o come chi dicesse chi sa quali blasfemie.
Molte volte gli stessi che mi accusavano erano coloro che possibilmente acquistano mezzi e materiali fuori dall’italia o che non hanno alcun problema morale nell’indossare nike o rolex o nel guidare l’ultimo modello di BMW.
Per un certo tempo ho provato a spiegare che i tempi sono cambiati, che la globalizzazione implica questo ed altro, che sono italiano, amo il mio paese ma fare impresa è un’altra cosa.
Alla fine ho accettato il fatto che chi deve capire lo capisce e chi non vuole ascoltare non ci sente.
Ciò che ho continuato a fare e continuerò a fare è dire:
- Che la Svizzera è un paese a misura di imprenditore (ed è dimostrato)
- Che in Italia o in Svizzera o in qualunque altra parte del mondo purché si faccia bene (impresa).
La morale è ben espressa in quella vignetta di Snoopy, divertente quanto vera. Vale nella vita e nel business.
L’Italia non è la Svizzera e non è colpa mia
Questo è un post diverso ma non chiamiamolo sfogo, fortunatamente fatti e persone, nel tempo, mi hanno dato abbastanza soddisfazioni da non stare a lagnarmi.
Semplicemente mi ha divertito ( e rammaricato) leggere questa notizia, apparsa qualche giorno fa su startup italia.
“Chiedono 25K alla Regione nel 2013, la risposta oggi: «Idea non valida».
Ma Buzzoole punta a 3M di fatturato ed è riconosciuta come una delle migliori startup europee. Buzzoole nel 2013 è ricorsa al microcredito campano per lanciarsi. La risposta oggi, ed è negativa perché la loro soluzione non sarebbe buona.
Ma la chicca è questa: chiedono i motivi del ritardo: «Non siamo mica la Svizzera»
E stavolta giuro non l’ho detto io!