In questi ultimi mesi si parla tanto di startup e startup innovative ed ogni volta non si può fare a meno di pensare a giovani intraprendenti che ce l’hanno fatta.
Il rovescio della medaglia è pensare che per essere innovativi, per avviare una startup di successo, in generale per fare impresa bisogna essere dei giovanotti nel pieno degli anni.
In realtà è più una credenza popolare che un dato basato sui fatti e ciò che sta accadendo è un po’ simile alla questione relativa ai canoni (oggettivi) di bellezza e sensualità.
Se il complesso televisivo-industriale ci ha bombardato di perfezione e bellezze mozzafiato tanto da farci cambiare il nostro approccio alla bellezza, la stessa cosa ha fatto l’etere con il concetto di fare impresa.
Quando pensiamo alle imprese di successo, alle startup come si usa dire adesso, non riusciamo a toglierci dalla mente il faccione di Zuckeberg che da ragazzino estroso è arrivato ad essere tra gli uomini più ricchi del pianeta. Allo stesso modo basta sfogliare qualche rivista di settore, sempre in tema di startup, per essere bombardata da millennials ( la generazione Y nata tra gli anni 80 ed il 2000) che hanno fatto soldi. Il motivo però non conferma la tesi anzi la avvalora.
Secondo studi di ampio raggio, la soddisfazione intesa come raggiungimento degli obiettivi economici finanziari, si attesta quasi sempre dopo gli “anta”.
Vale a dire tante notizie di giovani vengono messe in risalto perché eccezionali. Non la regola dunque.
E allora sdoganiamola questa diceria che ci vuole l’età.
Per fare impresa non è mai troppo tardi ed anzi la saggezza e l’esperienza può solo essere di aiuto.
Per non fare la parte di quello ottimista e che parla a caso, sono andato a cercare qualche dato che confermi quanto detto.
Ecco dunque una info grafica molto efficace.
Ma basti pensare che Mc Donald fu fondato da un ragazzino di 52 anni!
Insomma non è mai troppo tardi per fare impresa.
Ci vuole coraggio ed a questa età non posso farcela
Questo invece è uno dei leitmotiv di coloro che si tirano indietro, che fuggono le sfide che ancora gli si presentano e che stroncano i loro sogni.
Io che da oltre 10 anni mi occupo di delocalizzare in Svizzera ne so qualcosa.
Quando parli di cambiare paese, puntare su un sistema più confacente al proprio business ed alle proprie necessità, cosa pensi che succede ai “ragazzini di secondo pelo”?
Ormai è tardi, 10 anni fa lo avrei fatto subito…
Ecco 10 anni fa un corno. Sei ancora in tempo e prima ti convinci meglio è.
Si ma a questa età dove li trovo i soldi
Un altro aspetto è quello economico-finanziario, abituati come siamo all’idea che le imprese si fondino sui finanziamenti, meglio se agevolati ed a fondo perduto.
In questo caso allora pensa a questo.
Steve Jobs per iniziare la sua avventura imprenditoriale ha venduto il suo furgone. E Nerio Alessandri, il proprietario di Technogym, una azienda italiana nota in tutto il mondo, ha costruito le prime attrezzature ginniche nel garage di casa. Molti aspiranti imprenditori hanno dato il via alla loro avventura imprenditoriale rivolgendosi alla solita triade: amici, famiglia e in genere persone che sono riusciti a convincere della bontà del progetto. Del resto Howard Stevenson, uno dei padri sugli studi dell’imprenditorialità, dell’università di Harvard, ha sempre sostenuto che:
“ l’imprenditorialità è il perseguimento di un’opportunità al di là delle risorse che puoi controllare nell’immediato. Questo è il vero imprenditore. “
Morale: se hai più di anta anni ( e ti considerano vecchio per fare impresa):
- Se vuoi venire in Svizzera, aprire una società o delocalizzare, non è assolutamente tardi.
- Se vuoi rimanere in Italia e rimetterti in gioco o lanciare un nuovo business non è mai troppo tardi.
- Nessuno può dirti che ormai è troppo tardi.